CONFERENZA STAMPA CHIUSURA MERCATO.

di Maurizio Pericoli e Mariella Fioretti

Oggi alle ore 10,  dalla sala stampa dello stadio Artemio Franchi, la conferenza stampa di fine mercato di DS Pantaleo Corvino,e DT Carlos Freitas.
“Abbiamo fatto tante operazioni in uscita e tante in entrata. Vi chiedo un po’ di comprensione, perché abbiamo vissuto tre mesi impegnativi. Stiamo facendo il punto della situazione, che parte da 32 cessioni. Alcune di queste sono relative a giovani che vanno a crescere da altre parti. Altre cessioni le abbiamo accettate perché qualcuno con sincerità ha detto basta. Erano giocatori che venivano da un ciclo importante ed abbiamo preso atto della loro volontà. Siamo stati criticati perché una parte dei soldi ricavati dalle cessioni non sono stati spesi, ma ognuno ha un suo modo di lavorare. Il 75% dei ricavi è stato reinvestito nel mercato, il restante 25% servirà per il comparto aziendale. La rosa resta di qualità, per questo ci siamo affidati a Pioli, stimato a tutti i livelli. Abbiamo cercato di italianizzare la rosa ed abbassare l’età media. Abbiamo cercato anche di stare nei parametri del monte ingaggi”.
“In un paio di momenti della scorsa stagione ho capito che era giusto voltare totalmente pagina, in particolare quando abbiamo cominciato a pensare al futuro. Volevamo ripartire dal nostro capitano, con una proposta da 2,7 milioni lordi, che non è stata presa in considerazione ed ha dato adito a pensieri polemici. Lì ci siamo guardati in faccia con Carlos ed abbiamo deciso di cambiare”.
Quando sono tornato ho detto che sono tornato per vincere qualcosa, ero convinto di poterlo fare anche con il gruppo dell’anno scorso. Ho deciso di difendere quel gruppo, salvo poi ricevere critiche durante l’anno e poteva essere meglio ripartire con un gruppo nuovo. Lo abbiamo fatto quest’anno, anche se è vero che diversi giocatori si sono tirati indietro loro. C’è chi non ha detto basta, come Sportiello, Chiesa, Astori, Badelj e Babacar. Abbiamo apprezzato il loro comportamento e ci siamo sforzati a prendere Hugo, Pezzella, Milenkovic, Benassi, Veretout, Eysseric, Gil Dias e Simeone. Io non sono uno con il prosciutto davanti agli occhi e so che in certi ruoli si poteva migliorare, ma in altri ruoli era difficile. Questa può essere una base di partenza per il futuro”.
“Nella campagna acquisti abbiamo indirizzato lo scout in certi paesi particolari. Sono scelte figlie da un monitoraggio di certi mercati. Abbiamo scelto il mercato portoghese e francese, il mercato dell’ovest. A est abbiamo preso solo Milenkovic, Graciar, Hristov e Vlahovic. Il mercato francese è figlio di una nostra valutazione. Tanti ‘no’ ricevuti? La Fiorentina non ha perso appeal, ha perso appeal un mercato italiano nel quale noi siamo dentro”.
“Il 25% dei ricavi non reinvestito? In questa fase che sta attraverando il calcio, bisogna viverlo e gestirlo come un’azienza. Come in tutte le aziende bisogna tenere conto di tutti gli aspetti aziendali. C’è un comparto aziendale che deve essere sostenuto da un altro comparto. Questo 25% serve per tutte le spese che ci sono nel comparto sportivo. Per i giovani sono stati investiti circa 15-16 milioni di euro. Magari voi direte che potevo prendere un calciatore da prima squadra, invece abbiamo deciso di pensare al futuro. Inoltre, i riscatti di Cristoforo, Sanchez e Maxi Olivera vanno ad incidere sul bilancio di quest’anno”.
“Sui rinnovi? Ci sarà un momento della stagione in cui parleremo anche con Badelj e Chiesa per i rinnovi”.
“Le entrate della Fiorentina si aggirano sui 90 milioni di euro. Con la campagna acquisti dell’anno scorso abbiamo azzerato il buco di bilancio. Se fatturiamo 90 milioni di euro, quando ci sono delle entrate dobbiamo creare una percentuale di introiti per non ricreare un nuovo debito nel bilancio”.
“Una grande stortura del calcio moderno è un mercato così lungo, che finisce addirittura dopo l’inizio del campionato. E’ incomprensibile che tutto debba essere fatto all’ultimo momento. Non per colpa mia, che non riesco a dare la rosa completa all’allenatore entro il ritiro, ma perché tutti hanno dovuto aspettare le ultime ore per completarsi, anche quelli che dovevano fare molto meno di noi”.
“Negli ultimi mi sono reso conto che come società non siamo mai difesi. Noi che lavoriamo, ma anche la proprietà, che porta nel cuore la Fiorentina come i tifosi. So che molti spargono veleno dalla mattina alla sera. Io però sono sincero e mi rivolgo a tantissimi tifosi che hanno a cuore la Fiorentina. Ci sforziamo di tenere e fare il meglio. Abbiamo molto apprezzato chi è stato sincere, fra i giocatori, meno chi ha usato altre forme per andare via”.
“Questo è il decimo anno che sto qui, mai come quest’anno ho sentito la proprietà vicina, Diego Della Valle compreso. Questo dimostra quanto tengono a cuore le sorti della Fiorentina. A volte, questo significa programmare. Abbiamo finito un ciclo, con molto coraggio abbiamo deciso di ripartire. Ho speso 16 milioni di euro su nove giovani, che rappresentano il futuro. Ci sarà in mezzo anche uno Zohore, che ho pagato 600.000 euro e me ne hanno dette di tutti i colori. Poi ieri per lui hanno rifiutato 25 milioni di sterline… L’obiettivo? Vediamo strada facendo…”.

 

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